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al testo di Gaudenzio Massi
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Quando mi alzo ogni mattina Penso a ieri ché in cantina Vivo l'oggi ch'era domani Riempio sporta di fatti strani Con l'accumulo di vicende La vita scorre dietro le tende Son passate le primavere Addizionando tutte le sere Corre la notte verso il mattino Passo il giorno come mastino Per difendere le mie visioni Della vita e le sue erosioni Con la vista e con l'udito Nello spazio muovo il dito Ho la bocca per mangiare Passo il giorno a fagocitare Butto dentro nella stiva Ogni cosa che va in deriva Sto imparando a controllarmi Ho attivato i miei gendarmi Dietro l'angolo ci son i piaceri Che frequenti e prigionieri Ci sollazzano l'intenzione Della nostra elucubrazione Che la vita sia passione Per la prova di emozione Per la gioia delle menti Noi mettiamo i sentimenti Ciò che vibra nel mio interno È qualcosa che sa di eterno Ombelico per neonati Da portare agli attempati Quello spruzzo d'adrenalina Dell'istinto in paraffina Ci dà ardore da arrabbiati Ed il tono da innamorati Van le spinte controvento Per lenire il Dio tormento Della vita assoggettata Perché sia presto liberata Quell'andare è quel venire Che si fa spesso sentire Quando siamo al cielo rivolti Con domande e i suoi risvolti Un ribelle in noi ci sprona Porta il trono e la corona Cavalcando il suo ardire Tende l'arco e va a colpire |
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